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Glossolalia by Vespertina

Tracklist
1.Ex Toto Corde.3:03
2.Nuova York.3:27
3.Oh My Lover.4:23
4.Samael.3:17
5.Seventh Sorrow.3:45
6.Slumber.5:24
Credits
released September 22, 2017

“GLOSSOLALIA: Espressione verbale di suoni, più o meno linguistici,
incomprensibili. Come fenomeno anormale, indica i deliri verbali di alcuni malati di mente, caratterizzati dalla creazione volontaria di parole deformate, associate sistematicamente allo stesso significato e che producono un linguaggio indecifrabile.
Come fenomeno normale, risulta da fonemi articolati in forma musicale e tali quindi da esprimere, proprio per la musicalità che generano, degli stati d’animo. Nel cristianesimo primitivo, carisma consistente nella facoltà di pregare e lodare Dio con linguaggio insolito e sconosciuto, comprensibile soltanto da chi ha il dono dell’interpretazione”.

'Qualche tempo fa vi avevamo presentato in anteprima il video di “Nuova York”, antipasto di questo Glossolalia di Vespertina, al secolo Lucrezia Peppicelli (già in forze alle Vivienne The Witch). Oggi, grazie a Dio Drone, Dischi Bervisti e Toten Schwan Records, che ne curano la distribuzione, esce in vinile serigrafato e dunque possiamo osservare da vicino le differenti sfumature di questa proposta decisamente fuori dai consueti schemi e di difficile catalogazione, visto che si tratta di un dialogo chitarra e voce che ha molto del diario di viaggio, che sia reale o interiore poco conta. Ciò che importa è che questo lavoro riesce ad avvolgere l’ascoltatore come una coperta di Linus, tanto da finire per diventare il classico disco in cui rifugiarsi a fine giornata, quando si comincia ad assaporare quell’umore un po’ nostalgico e dai colori soffusi tipici della sera. Tra melodie dolenti e vocalizzi che giocano con le note della chitarra, spesso si ha la tentazione di lasciar perdere il cercare un senso nelle parole per farsi cullare come di fronte – appunto – a una vera e propria glossolalia, in cui il suono è l’unica cosa che conti realmente. La chitarra, dal canto suo, gioca con differenti sfumature: dal folk all’americana o alle atmosfere più calde e a noi geograficamente vicine, sebbene sia chiaro come i riferimenti di Lucrezia siano distanti e lei non cada nella trappola dei facili rimandi a qualche nome nazionale più o meno in voga.

Per farla breve e non perdersi in ulteriori voli pindarici, Glossolalia è un disco che, proprio come le etichette coinvolte, riesce a superare gli steccati tra generi. Lucrezia affronta in modo personale la prova solista, evitando staticità e stucchevolezza con un lavoro semplice e da far proprio, che potrà colpire piacevolmente anche chi di solito si ciba di ben altre portate.'
[Michele Giorgi - The New Noise]
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